Rigivan Ganeshamoorthy è molto più di un atleta; è un simbolo di resilienza e determinazione. Nato a Roma nel 1999 da genitori dello Sri Lanka, la sua vita ha subito un cambiamento drammatico a diciotto anni, quando è stato diagnosticato con la sindrome di Guillain-Barré. Questa condizione rara e debilitante ha colpito la sua mobilità e lo ha costretto a usare una sedia a rotelle.
Ma invece di arrendersi alle avversità, Rigivan ha trovato nel mondo dello sport la sua forza. Dopo un infortunio nel 2019, ha iniziato a praticare basket in carrozzina, ma ben presto ha scoperto la sua vera passione nell’atletica. Con grande determinazione, ha iniziato a dedicarsi ai lanci, raggiungendo risultati straordinari in breve tempo.
Alle recenti Paralimpiadi di Parigi, Rigivan ha conquistato il cuore di tutti vincendo la medaglia d’oro nel lancio del disco F52 e stabilendo ben tre record del mondo. La sua prestazione commovente, culminata con un lancio di 27,06 metri, ha lasciato il pubblico in visibilio. Nella sua intervista post-gara, le sue parole semplici e sincere, “Che devo di’,” hanno raccontato di un giovane che, pur tra le sfide, ha mantenuto un umile legame con la sua famiglia e con la sua comunità. La sua storia è una testimonianza poderosa che dimostra che con passione, dedizione e il supporto giusto, si possono superare le barriere e realizzare sogni incredibili.
Oggi, Rigivan Ganeshamoorthy non è solo un atleta di successo; è un modello di ispirazione per molti e una prova vivente che le sfide possono diventare opportunità per brillare.