Francesco: Rinascere

Francesco come aveva promesso oggi si è recato presso la comunità Art-Labor di Foggia per parlare della sua vita. Con grande forza e coraggio ha affrontato un Aneurisma Celebrale quando aveva soli 37 anni mentre cn il suo ruolo da Manager lavorava per una famosa catena di abbigliamento, provando a disegnare la sua vita con passione e sacrificio.

Dopo aver affrontato parecchi  interventi chirurgici e un lungo periodo di riabilitazione, Francesco ha svoltato in modo sorprendente la sua vita. Le sfide incontrate lo hanno portato ad apprezzare ogni singolo istante e a trovare nuove prospettive sul senso della vita.

Ho avuto modo di conoscere personalmente Francesco e oggi è un esempio vivente di resilienza e positività. Ha avviato un progetto di sensibilizzazione sull’importanza della salute cerebrale e prova ad ispirare e incoraggiare molte persone con la sua storia di sopravvivenza e rinascita.

La sua storia mia ha molto colpito perché nessun medico al tempo dei fatti nutriva speranze positive di vita per il nostro amico Francesco per via delle disperate condizioni di salute con cui arrivò in ospedale.

Francesco continua a non arrendersi e culla il sogno di trovare un lavoro, ultimo gradino della sua immensa scalata. La sua storia certamente insegna che all’orizzonte c’è sempre la possibilità per una nuova alba. 

 

Oltre le Etichette:

CELEBRARE LA DIVERSITA’ DELLE ABILITA’ UMANE

La scelta delle parole da utilizzare per riferirsi alle persone con disabilità è un argomento dibattuto e soggetto a preferenze personali. Alcune persone preferiscono il termine “persone con disabilità” poiché mette l’accento sulla persona prima della condizione, sottolineando la centralità dell’individuo rispetto alla sua disabilità. Altre persone preferiscono utilizzare il termine “persone diversamente abili” per sottolineare le varie abilità e potenzialità presenti in ciascun individuo, indipendentemente dalla presenza di una disabilità.

Quando ci riferiamo alle persone con disabilità, è fondamentale mettere al centro la loro condizione umana e trattarle con la gentilezza e il rispetto che meritano. Quindi, anziché definirle semplicemente con l’etichetta di disabili o diversamente abili, possiamo considerarle persone uniche, con talenti, bisogni e esperienze individuali.

Famiglie Straordinarie: Avere in famiglia un diversamente abile

Vivere con un familiare diversamente abile rappresenta un’esperienza profondamente coinvolgente e ricca di sfide emotive.


La convivenza con un familiare diversamente abile può presentare sfide quotidiane, come la gestione delle necessità specifiche del caro, l’organizzazione di cure e terapie, e la navigazione delle emozioni complesse che possono emergere. Tuttavia, questa esperienza offre anche un’opportunità straordinaria di crescita personale e di solidarietà familiare.


Amore incondizionato, gratitudine per le piccole gioie quotidiane, ma anche frustrazione, paura e preoccupazione sono solo alcune delle emozioni che i membri della famiglia possono sperimentare. È importante riconoscere e affrontare apertamente queste emozioni per favorire un clima di comprensione e sostegno reciproco.


Vivere con un familiare diversamente abile può essere un viaggio emozionante e significativo, caratterizzato da momenti di gioia, crescita e connessione profonda. Attraverso la consapevolezza delle proprie emozioni, il supporto reciproco e la resilienza familiare, è possibile affrontare le sfide con determinazione e amore incondizionato.

Questa era la mia sedia a rotelle, è stata il mia auto, la mia moto e le mie gambe. Non è facile accettarla e accettare i limiti che ne derivano. Oggi sono una persona fortunata perché ho avuto la forza e la fortuna di riprendere in mano la mia vita anche fisicamente e dedico questo articolo a tutti i diversamente abili e a tutte le persone che si prendono cura di loro. Un abbraccio speciale a queste Famiglie Straordinarie

Ivan Loriso

Attraverso le Ombre della Malattia:

La mia Storia: Una storia di malattia e di rinascita, di debolezza e di coraggio, di dolore e di speranza.

Affrontando le sfide imposte dalla malattia, ho imparato il vero significato della forza interiore e della gratitudine per ogni momento di vita. Ogni battaglia combattuta è stata un passo verso la guarigione, non solo del corpo, ma anche dell’anima.

Questa esperienza mi ha insegnato che la vita è preziosa e fragile, ma anche straordinariamente resiliente. Ogni ostacolo superato mi ha reso più forte, ogni caduta mi ha insegnato a rialzarmi con maggiore determinazione. La mia storia è un’ode alla perseveranza e alla fede in un futuro migliore, nonostante le avversità.

Condividere la mia storia non è solo un atto di testimonianza personale, ma anche un invito a chiunque stia affrontando le proprie sfide a non arrendersi mai.

La strada per la guarigione è lunga e tortuosa, ma è caratterizzata da momenti di bellezza e di scoperta. Nella mia narrazione, non c’è spazio per il rimpianto o per il timore del futuro, ma solo per la gratitudine per ciò che sono diventato grazie alle tempeste affrontate.

Nel mondo frenetico in cui viviamo, spesso ci illudiamo di essere invincibili e immortali, al riparo da qualsiasi sofferenza o avversità. Ma la realtà è ben diversa, e la vita ha il potere di scuoterci dalle nostre illusioni più profonde, portandoci di fronte alla cruda verità della nostra vulnerabilità umana.

Attraverso la mia storia cerco di trasferire la vera essenza della vita. La Comunità Art-Labor ha deciso di accogliermi e di darmi la possibilità di raccontare il mio vissuto.

Voglio ringraziare pubblicamente la Direttrice e tutto il team di Art-Labor e la piattaforma AbileConTe.it che mi sostengono in questa avventura.

Oggi la mia vita è piena di significato, per un passato difficile da dimenticare che può ripresentarsi e per un presente accanto a chi soffre.

Francesco Ciliberti

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