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Il bisogno che nessuno ascolta

13 Settembre 2025

 

Perché nessuno ci chiede di cosa abbiamo bisogno?

Ci sono silenzi che pesano più di mille parole. Sono i silenzi che circondano chi vive una condizione di disabilità o di fragilità. Non sono solo i limiti del corpo o della mente a rendere la vita più complessa, ma l’invisibilità agli occhi degli altri.

Ogni giorno, migliaia di persone affrontano sfide enormi: muoversi in una città non pensata per loro, chiedere un aiuto senza sentirsi un peso, trovare la forza di sorridere mentre dentro il cuore grida. Eppure, raramente qualcuno si ferma a chiedere: “Di cosa hai bisogno?”.

Il supporto psicosociale non è un lusso, è un diritto. Non significa solo ricevere cure mediche o assistenza pratica, ma anche avere ascolto, comprensione, empatia. Significa sentirsi riconosciuti come esseri umani con sogni, paure, desideri.

Troppo spesso la società guarda alla disabilità con pietà o con imbarazzo, dimenticando che ciò che serve non è compatimento ma possibilità: la possibilità di esprimersi, di lavorare, di amare, di partecipare. Chi vive in difficoltà non chiede privilegi, chiede solo pari dignità e la libertà di poter scegliere.

Dietro ogni fragilità c’è una forza che lotta, ma anche la stanchezza di chi deve dimostrare ogni giorno di valere. C’è la solitudine di chi vorrebbe raccontare le proprie necessità senza sentirsi giudicato. C’è il dolore invisibile di chi non trova spazi per dire: “Ho bisogno di te, ho bisogno di voi”.

Un vero supporto psicosociale nasce dal guardarsi negli occhi e riconoscersi, senza etichette, senza barriere. Nasce dal semplice gesto di chiedere, con umiltà e rispetto: “Come posso aiutarti?”. Forse non sempre sapremo offrire soluzioni, ma offrire presenza, ascolto e solidarietà può già cambiare un destino. Perché la più grande ferita non è la disabilità, ma L’indifferenza

 Questo non è un articolo ma una parte di me