Atletica 2025: Iniziativa di Inclusione e Passione

 Atletica 2025: Un’Iniziativa di Inclusione e Passione

Giovedì 5 Giugno, il centro sportivo “Olmo-Ferro” di Città Ligura ospiterà un evento straordinario: il “Meeting Associativo Scuola”. Un’occasione imperdibile per celebrare lo sport in tutte le sue forme, con un focus particolare sull’inclusione e il supporto a chi affronta sfide particolari.

L’iniziativa mira a riunire diverse associazioni sportive, creando un ponte tra realtà locali e atleti con disabilità. Uniti dalla passione per lo sport, i partecipanti avranno l’opportunità di vivere un’esperienza unica, dimostrando che la determinazione e il coraggio non conoscono limiti.

Il centro sociale “Il Granelle” e l’Associazione EUNICE, in collaborazione con i progetti Atletica, si fanno promotori di un messaggio potente: lo sport è per tutti. La proposta per l’anno scolastico 2024/25 coinvolge anche le scuole secondarie, sottolineando l’importanza dell’inclusione sin dalla giovane età.

Questo evento non è solo una competizione; è un inno alla vita, un richiamo a credere nei propri sogni e a combattere per realizzarli. L’atletica diventa un linguaggio universale, capace di unire e ispirare.

La Fondazione Gli Occhi Del Cuore

La Fondazione gli Occhi del Cuore: Un Faro di Speranza

Nel cuore di ogni comunità esiste una luce, un faro che illumina i sentieri più bui. La Fondazione degli Occhi del Cuore è proprio questo: un punto di riferimento, un simbolo di speranza e di solidarietà per coloro che affrontano sfide impossibili da immaginare. Ogni giorno, la Fondazione lavora instancabilmente per migliorare la vita delle persone che vivono con malattie oculari e altre difficoltà. Ma cosa significa realmente per queste persone? Significa avere qualcuno che ascolta, che comprende e che lotta al loro fianco. È una mano tesa in un momento di bisogno, un sorriso che riscalda il cuore.

Le iniziative della Fondazione si estendono a creare un ambiente di sostegno e comunità. Attraverso campagne di sensibilizzazione, eventi di raccolta fondi e programmi educativi, la Fondazione è in prima linea nel fornire risorse e supporto a chi ne ha bisogno.

Ogni storia di vita toccata dalla Fondazione è unica e preziosa. La Fondazione degli Occhi del Cuore non può fare tutto da sola. Ha bisogno di noi, della nostra partecipazione e del nostro sostegno. Ogni piccolo gesto conta: una donazione, la condivisione di un messaggio, la partecipazione a un evento. Insieme, possiamo amplificare la voce di chi ha bisogno e contribuire a scrivere un nuovo capitolo di speranza e solidarietà.

La Fondazione degli Occhi del Cuore non è solo un’organizzazione; è una famiglia. Una famiglia che accoglie, sostiene e lotta. In un mondo che a volte può sembrare indifferente, la Fondazione ci ricorda che insieme possiamo fare la differenza. Siamo chiamati a essere parte di questa missione, a dare il nostro contributo, per creare un futuro in cui ogni cuore possa vedere un po’ più chiaro.

Oltre le Barriere

Il Potere del “Yes I Can”: Oltre le Barriere

In un mondo che spesso misura il valore delle persone in base a criteri superficiali, ci sono storie che ci ricordano la vera essenza del coraggio e della determinazione. L’immagine di un uomo in sedia a rotelle, pronto a lanciarsi nella sfida del basket, è molto più di una semplice fotografia; è un simbolo di resilienza e speranza.

“Yes I Can” non è solo un’affermazione, ma un mantra che riecheggia in ogni angolo della vita. Questa frase, che risuona con potere ed energia, rappresenta la convinzione che, nonostante le difficoltà, si può sempre trovare un modo per affrontare le sfide. La pallacanestro, come indicato nella citazione, non è solo uno sport; è un campo di battaglia dove la mente e il corpo si uniscono per superare i limiti.

Ogni movimento, ogni tiro e ogni passaggio raccontano una storia di perseveranza. Per chi si trova in sedia a rotelle, il basket diventa un modo per affermare la propria identità, per dimostrare che le abilità non sono definite da una condizione fisica, ma dalla forza interiore e dalla determinazione. È un invito a tutti noi a guardare oltre le apparenze e a riconoscere il valore che ogni individuo porta con sé.

La bellezza di questo messaggio risiede nella sua universalità. Non importa quali siano le nostre sfide personali, ognuno di noi può trovare ispirazione in questa immagine. Ci ricorda che la vera intelligenza non risiede solo nella capacità di eseguire un’azione, ma nella capacità di adattarsi, innovare e affrontare le avversità con un sorriso.

Oggi, celebriamo non solo gli atleti in sedia a rotelle, ma tutti coloro che, ogni giorno, si alzano e dicono “Yes I Can”. Questa è una chiamata all’azione per tutti noi: abbracciare le nostre sfide, trasformare le difficoltà in opportunità e ispirare gli altri a fare lo stesso.

In questo spirito, ripetiamo insieme: “Yes I Can”. È un’affermazione di vita, un inno alla resilienza e alla forza di volontà che vive in ognuno di noi.

La Voce Di Un Sogno: Intervista ad Ash

La Voce di un Sogno: La Storia di Ash.

A soli 23 anni, Ash è un nome che inizia a risuonare, ma la sua storia è molto più profonda di quanto possa sembrare. Nato in Italia da genitori marocchini, Ash ha scoperto la sua passione per la musica a soli otto anni, quando, per la prima volta, ha messo mano a un microfono e ha iniziato a cantare. Oggi, nel cuore della sua lotta per la riabilitazione, dopo un passato burrascoso, per Ash la musica rappresenta non solo una passione, ma un rifugio, un modo per esprimere le sue emozioni e un obiettivo per il suo futuro.

Il suo stile musicale è principalmente rap, un genere che gli permette di raccontare storie, di esprimere sentimenti e di affrontare temi complessi. Le sue canzoni sono una fusione di esperienze personali e realtà sociali, spesso intrise di una vulnerabilità che colpisce chiunque ascolti. Ash non ha paura di mettere a nudo le sue emozioni, e uno dei temi ricorrenti nelle sue canzoni sono le lacrime di sua madre. Ricorda con intensità le notti in cui l’ha vista preoccupata, le sue ansie e le sue paure. “Volevo che lei fosse fiera di me,” dice, con la voce che si fa tremante. “La musica è il modo in cui posso dirle quanto la amo e quanto voglio farcela.”

La vita di Ash non è stata facile. Cresciuto in un contesto fragile, ha affrontato le sfide dell’integrazione culturale e le pressioni sociali. Tuttavia, la sua umiltà è ciò che lo distingue. Non si considera un artista di successo, ma piuttosto un ragazzo che sta cercando di trovare la sua strada. “La musica è la mia vita,” afferma con determinazione. “Ogni canzone è un pezzo di me, un passo verso il futuro che sogno.”

Nella comunità di recupero, Ash ha trovato un ambiente che gli permette di esprimersi senza pregiudizi e senza sentirsi giudicato. Qui, la musica diventa un modo per connettersi con gli altri, per costruire relazioni e per guarire. Le sue performance non sono solo esibizioni, ma veri e propri momenti di condivisione, dove le emozioni si intrecciano e le storie di vita si fondono.

Vorrei che le persone capissero che non sono solo parole, ma quello che sento davvero” dice Ash “Canto per chi ha sofferto, per chi ha lottato e per chi sta cercando una via d’uscita. La musica ha il potere di unire e di ispirare.”

Il futuro di Ash è ancora incerto, ma una cosa è certa: la sua passione per la musica non svanirà. Con il supporto della comunità e la determinazione di chi sa cosa significa combattere, Ash sta tracciando il suo percorso verso il successo. Sogna di pubblicare un album e di portare la sua musica oltre le mura della comunità, per raggiungere un pubblico più ampio.

In un mondo che spesso sembra buio, Ash è una luce di speranza. La sua storia è un promemoria potente di come la musica possa essere una forma di salvezza e di come, anche nei momenti più difficili, ci sia sempre spazio per sognare e per rialzarsi. Con il suo microfono in mano e il cuore pieno di speranza, Ash continua a cantare, trasformando le sue lacrime in note e i suoi sogni in realtà.