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Right for Inclusio

14 Ottobre 2025

Biografia di Nicoletta Di Rosa: Fondatrice di Night for Inclusion

Mi chiamo Nicoletta Di Rosa, sono nata e cresciuta a Modica, in provincia di Ragusa, il 2 marzo 1987.
Sono nata con idrocefalia congenita, una condizione che mi ha causato emiparesi sinistra, ma che non mi ha mai impedito di vivere pienamente la mia vita.
Sono una persona solare, piena di energia e vitalità, sempre pronta a cogliere il bello che ogni giorno può offrire. Mi considero empatica e aperta: amo ascoltare, confrontarmi e creare connessioni autentiche con le persone.
Nel mio percorso ho incontrato ostacoli legati alla disabilità, ma non li ho mai lasciati definire chi sono. Al contrario, ho scelto di affrontarli con forza e determinazione, trasformando ogni difficoltà in un’occasione per crescere.
Per me, la disabilità non è un limite, ma una risorsa che mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi.
Nel 2018, grazie a un caro amico — anche lui schermidore — ho scoperto la scherma paralimpica. Avevo voglia di mettermi in gioco, e da quel momento non ho più smesso. La scherma è diventata per me più di uno sport: è una scuola di vita che mi ha insegnato il valore del lavoro di squadra, della condivisione e dell’inclusione.
Dopo il diploma in Scienze Umane, ho scelto di proseguire i miei studi con il Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale. Il mio sogno è diventare Assistente Sociale, per essere un punto di riferimento per chi affronta sfide personali, sociali o relazionali.
Voglio ascoltare, sostenere e incoraggiare, offrendo fiducia e comprensione a chi ne ha bisogno.
Credo fermamente che ogni persona porti dentro di sé una scintilla: basta coltivare le proprie passioni e non arrendersi, anche quando la strada sembra in salita.
Mi rispecchio profondamente nelle parole della campionessa paralimpica Bebe Vio, che dice:
Se sembra impossibile, allora si può fare.”

 Right for Inclusion
In un mondo che parla sempre più di progresso, innovazione e crescita, esiste ancora una sfida silenziosa ma fondamentale: l’inclusione.
Essere inclusi non significa solo “essere presenti”  significa sentirsi visti, ascoltati e valorizzati per ciò che si è.
Ecco perché il “Right for Inclusion”  il diritto all’inclusione non è un favore, ma un diritto umano essenziale.
Tutti abbiamo il diritto di vivere in un ambiente in cui le differenze non siano un ostacolo, ma una ricchezza.
Che si tratti di genere, origine, orientamento, abilità, lingua o cultura, ogni persona porta con sé una storia che merita spazio e rispetto.
L’inclusione non è una politica aziendale, né una moda del momento: è una scelta quotidiana.
È lo sguardo che accoglie invece di giudicare, la mano che tende invece di escludere. Essere inclusivi significa saper ascoltare con empatia.
Significa comprendere che non tutti partono dalle stesse condizioni e che l’uguaglianza reale nasce solo quando offriamo pari opportunità di espressione e partecipazione. Non basta “non discriminare”: serve creare spazi accessibili, rappresentativi e sicuri per ogni identità.
Ogni gesto conta dal linguaggio che usiamo alle scelte che facciamo perché l’inclusione vive nei dettagli, ovvero 
dalla nostra capacità di cambiare prospettiva, di abbattere stereotipi, di riconoscere il valore dell’altro.
Il “Right for Inclusion” è il diritto di appartenere senza dover rinunciare alla propria unicità. È il diritto di camminare accanto agli altri, non dietro.
È la promessa di una società che non teme la diversità, ma la abbraccia come la sua più grande forza.

Perché l’inclusione non è solo giustizia sociale. È amore, rispetto è fututo