Verso un Mondo Inclusivo: La Visione di Maria Teresa Montanaro

Intervista a Maria Teresa Montanaro

Maria Teresa Montanaro è una figura emblematicamente rappresentativa della resilienza e della determinazione. Da 39 anni, vive con una disabilità motoria a seguito di un incidente, trasformando la sua esperienza in una preziosa risorsa per la comunità. La sua voce è un appello all’ascolto e alla comprensione nei confronti delle persone con disabilità, un tema che riveste un’importanza cruciale nel contesto attuale. “È fondamentale prestare attenzione a ciò che le persone disabili hanno da dire”, sottolinea Maria Teresa. In un contesto sociale che tende spesso a scoraggiare, Maria Teresa emerge come esempio di resilienza. “Nelle difficoltà, si sviluppano capacità straordinarie. Ogni sfida rappresenta un’opportunità per reinventarsi. La vita di Maria Teresa Montanaro è un esempio di come impegno e determinazione possano contribuire a costruire un mondo più inclusivo. Con la sua esperienza e il suo spirito, continua a ispirare e a promuovere una società in cui tutte le persone, indipendentemente dalle loro diversità, possano vivere dignitosamente e pienamente. Maria Teresa ha dedicato una vita nell’aiutare gli altri con il suo sorriso travolgente, contagioso e disarmante. Ha fondato molteplici Associazioni affrontando tanti temi diversi ma con il filo comune dell’Inclusione Sociale. La sua Associazione si chiama : Arcobaleno

 

Attualmente, Maria Teresa è attivamente impegnata nel “Progetto di vita indipendente” e nella lotta al “bullismo, un progetto che a breve vedrà la nascita. Progetto di vita indipendente è un’iniziativa che nasce dal desiderio di dare a ogni persona con disabilità la possibilità di vivere la propria vita con dignità e autonomia. Questo progetto si propone di offrire supporto pratico e personalizzato, permettendo a ciascun individuo di ricevere assistenza attraverso badanti e operatori qualificati, così da gestire le attività quotidiane in modo più sereno e gratificante. L’obiettivo fondamentale di questo progetto è quello di restituire il potere decisionale ai protagonisti stessi, facilitando loro la scelta di come vivere, lavorare e partecipare attivamente alla vita della comunità. La bellezza di questo approccio risiede nella sua capacità di valorizzare ogni singola persona, riconoscendone le potenzialità e contribuendo a costruire una società in cui la diversità è accolta come un arricchimento. Il “Progetto di vita indipendente” non è solo un insieme di servizi, ma un vero e proprio cammino verso la realizzazione di sogni e aspirazioni. Promuove una cultura di accoglienza e rispetto, sensibilizzando tutti noi sull’importanza di creare un ambiente inclusivo, dove ogni persona possa sentirsi parte integrante della comunità e vivere la propria vita al massimo delle sue possibilità.  La sua battaglia non si estende solo all’accessibilità negli spazi pubblici, ma anche all’accessibilità in spazi privati come le nostre abitazioni. Tema di grande rilevanza è il Bullismo nelle scuole, dove lavora per sensibilizzare le nuove generazioni.  Le vittime di bullismo spesso soffrono in silenzio, con ripercussioni sulla loro autostima. il bullismo non si estende ai più deboli ma tutte quelle persone che si trovano in una posizione di vulnerabilità. Maria Teresa ci tiene a precisare che per combattere il bullismo richiede un approccio collettivo, che coinvolga studenti, insegnanti e le famiglie. Solo con la sensibilizzazione possiamo creare scuole più accoglienti per tutti. Negli ultimi anni, abbiamo avuto un incremento delle disabilità intellettive nelle scuole, un fenomeno che, seppur preoccupante, ha portato a cambiamenti positivi, come l’aumento di insegnanti di sostegno sempre più preparati e motivati a rispondere alle esigenze degli studenti. “Oggi, rispetto al passato, possiamo contare su educatori pronti a imparare e a comprendere le sfide dei nostri ragazzi”, afferma con entusiasmo.

Maria Teresa esprime una netta contrarietà nei confronti dell’ipocrisia di chi cerca di “comprare un pezzo di paradiso” senza un reale impegno verso l’Inclusione Sociale. “Spesso, coloro che commettono errori nella vita dimostrano una maggiore umanità, poiché sono persone autentiche”, osserva. Per lei, la disabilità non rappresenta una limitazione, ma piuttosto un’opportunità di crescita e di bellezza. “Le differenze devono essere considerate un valore e non un limite. Le persone disabili vivono queste diversità come una risorsa”. Tuttavia, emerge sempre la volontà di lottare e di contribuire al benessere altrui”, spiega.

La sua visione è chiara: è essenziale sensibilizzare la società verso un mondo Accessibile, Inclusivo e all’uso di un linguaggio appropriato e rispettoso. “Etichettare le persone è dannoso. Dobbiamo imparare ad osservare senza pregiudizi”