La voce che abbraccia il mondo: la storia di Stefano Pietta e Steradiodj

Biografia di Steradiodj

Biografia di Stefano Pietta. Stefano ha 41 anni e vive a Manerbio in provincia di Brescia. Condivide la sua vita con una tetraparesi spastica che lo limita nei movimenti degli arti e lo vivere da sempre in carrozzina. Usa il computer fin dall’inizio della scuola primaria. Dopo la scuola dell’obbligo ha conseguito il diploma di tecnico della gestione aziendale e successivamente ho seguito un corso di webmaster e amministratore di reti locali.
Da tanti anni lavora come impiegato informatico per una fonderia tramite il telelavoro e nel tempo libero coltiva le sue passioni che sono: lo sport in generale, il calcio in particolare e la musica che lo ha fatto avvicinare al mondo delle web radio a tal punto da crearmene una tutta mia chiamata Steradiodj che è accesa 24 ore su 24 in cui alterno momenti in diretta con musica, notizie ed interviste a vari ospiti a momenti di programmazione a rotazione automatica.
Ha fatto per alcuni anni l’allenatore di squadre giovanili, coltivando sempre l’interesse per la musica e per la radio che mi hanno portato ad assistere a concerti e ad incontrare e intervistare numerosi artisti.  Per le attività web in cui è coinvolto (interviste, dibattiti, incontri o rubriche su tematiche sociali) gli è stato conferito dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia il tesserino ad honorem di “Giornalista pubblicista”. Stefano è volontario onorario del Comitato di Brescia di Croce Rossa Italiana, è anche Testimonial ed amico dei City Angels Italia, sezione di Brescia. Recentemente è diventato anche Addetto Stampa e collaboratore per la gestione delle pagine social della Brixia PowerChairFootball, squadra Bresciana di calcio per atleti in carrozzina.

Stefano Pietta giornalista pubblicista e creatore/conduttore web radio STERADIODJ

 

Quando la musica diventa un ponte

Ci sono persone che parlano con la voce, e altre che parlano con l’anima.
Stefano Pietta è una di quelle anime rare, che riescono a trasformare un limite in una frequenza capace di arrivare ovunque — anche nei cuori più distanti. Nato con una tetraparesi spastica, Stefano vive la sua vita in carrozzina. Ma ciò che lo definisce non è la disabilità: è la sua energia contagiosa, la sua determinazione, e la voglia profonda di non smettere mai di sognare. Dal suo piccolo grande mondo a Manerbio, in provincia di Brescia, Stefano ha acceso qualcosa che va oltre la radio: ha acceso una rete di emozioni. La sua creatura, Steradiodj.it, non è solo una web radio. È un abbraccio virtuale, una stanza in cui chiunque può entrare e sentirsi accolto. Ogni giorno, 24 su 24 la musica scorre come un filo invisibile che unisce storie, ricordi e sorrisi.

Dietro ogni brano, ogni diretta, ogni saluto c’è lui, con la sua voce limpida, la sua curiosità, il suo desiderio di stare accanto a chi, come lui, ha conosciuto la solitudine.
Perché Stefano sa che a volte basta una canzone per sentirsi meno soli. Quello che colpisce di Stefano non è solo la forza con cui ha costruito il suo progetto, ma la dolcezza con cui lo vive.  Ogni intervista, ogni incontro, ogni evento a cui partecipa dai concerti agli spettacoli dal vivo è una conquista silenziosa, una dimostrazione che la vita può essere piena anche quando sembra volerci mettere ai margini.

Stefano non si è mai fermato davanti a un ostacolo.
Ha imparato che la libertà può avere mille forme: la sua si chiama radio, e passa attraverso onde che nessuno può fermare. In una società che corre e dimentica, Stefano ricorda a tutti noi quanto sia prezioso fermarsi e ascoltare. Ascoltare una voce, una storia, un’emozione.
Steradiodj nasce proprio da questo: dal desiderio di dare voce a chi voce non ha, di creare uno spazio in cui chiunque possa sentirsi parte di qualcosa di bello e vero. Stefano Pietta non è solo un dj, non è solo un conduttore. È un messaggero di speranza, un ragazzo che ci insegna a guardare la vita con occhi nuovi.
La sua forza è discreta, ma potente. La sua voce è un dono.
E ogni volta che accende il microfono, ci ricorda che la felicità non si misura in ciò che abbiamo, ma in ciò che riusciamo a donare.

Progetto Concertante: Progetto didattico sperimentale ispirato a “El Sistema” di Antonio José Abreu

MusicaInGioco lancia il Progetto “Concertante”: un nuovo laboratorio per l’inclusione attraverso la musica

 

 Restituire fiducia, costruire comunità, educare alla bellezza. Con questi obiettivi Musicaingioco presenta “Concertante”, un nuovo laboratorio musicale gratuito rivolto a bambini e ragazzi dai tre anni in su senza limiti di età ma con priorità a persone diversamente abili e con fragilità sociale, in partenza da novembre 2025 . Si comunica che sono aperte le iscrizioni gratuite al progetto di MusicaInGioco “Concertante”, finanziato da Puglia Culture e Regione Puglia, Fondo Speciale Cultura ex art. 15 della L.R. n.40/2016 e s.m.i./ANNO 2025, che, in collaborazione con i Comuni di Adelfia e di Mola di Bari, prevederà laboratori gratuiti d’orchestra (7-12 anni), di band (13-30 anni), di orchestra di chitarre (senza limiti di età) o di coro (senza limiti di età) e di orchestra dei fanciulli “Mario Gargiulo” (3-6 anni). Per iscriversi o per info inviare una e-mail a musicaingioco@gmail.com o un messaggio whatsapp al 3896564438.
Gli strumenti orchestrali disponibili, che saranno dati in comodato d’uso gratuito, sono: violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto traverso, oboe, clarinetto, sax, tromba, trombone, corno, percussioni. Lo strumento sarà individuato dai docenti MusicaInGioco, previa disponibilità dello stesso, su indicazione di preferenza del minore.
I posti disponibili sono limitati e sarà data priorità a persone con fragilità e/o diversa abilità e, a seguire, alla tempestività della richiesta. Altre info www.musicaingioco.net Il progetto nasce per offrire a tutti, anche a chi non ha mai avuto accesso a un percorso artistico, la possibilità di avvicinarsi alla musica e di far parte di un’orchestra inclusiva.“ Ogni strumento è una voce, e ogni voce merita di essere ascoltata” – spiega Andrea Gargiulo, fondatore di MusicaInGioco. – Attraverso la pratica musicale collettiva, i ragazzi imparano non solo a suonare, ma anche a conoscersi, a rispettarsi e a costruire insieme un linguaggio comune fatto di armonia e ascolto reciproco. Il laboratorio si ispira al modello pedagogico de “El Sistema”, sviluppato in Venezuela da José Antonio Abreu e riconosciuto a livello internazionale per la sua efficacia nel contrasto alla povertà educativa. Durante gli incontri, i partecipanti saranno coinvolti in attività orchestrali e corali, guidati da educatori e musicisti professionisti.
L’obiettivo è creare un contesto accogliente dove ogni ragazzo possa esprimersi liberamente, sviluppando competenze musicali e sociali allo stesso tempo. Da oltre dieci anni, MusicaInGioco è un punto di riferimento in Italia per l’educazione musicale ad alto impatto sociale.
L’associazione utilizza la musica come strumento di inclusione, promuovendo progetti in contesti difficili e collaborando con scuole, enti locali e fondazioni.
Numerose le testimonianze di giovani che, grazie alla musica, hanno trovato un nuovo equilibrio, rafforzato l’autostima e scoperto il valore del lavoro di gruppo.

“Suonare insieme significa sentirsi parte di qualcosa di più grande” – aggiunge Gargiulo – “È un messaggio potente, soprattutto per chi spesso si sente escluso o invisibile”. 

Per candidarsi è sufficiente compilare il modulo online sul sito ufficiale www.musicaingioco.net oppure inviare una mail a info@musicaingioco.net.


Contatti 
📧 info@musicaingioco.net
🌐 www.musicaingioco.net

La Voce Di Un Sogno: Intervista ad Ash

La Voce di un Sogno: La Storia di Ash.

A soli 23 anni, Ash è un nome che inizia a risuonare, ma la sua storia è molto più profonda di quanto possa sembrare. Nato in Italia da genitori marocchini, Ash ha scoperto la sua passione per la musica a soli otto anni, quando, per la prima volta, ha messo mano a un microfono e ha iniziato a cantare. Oggi, nel cuore della sua lotta per la riabilitazione, dopo un passato burrascoso, per Ash la musica rappresenta non solo una passione, ma un rifugio, un modo per esprimere le sue emozioni e un obiettivo per il suo futuro.

Il suo stile musicale è principalmente rap, un genere che gli permette di raccontare storie, di esprimere sentimenti e di affrontare temi complessi. Le sue canzoni sono una fusione di esperienze personali e realtà sociali, spesso intrise di una vulnerabilità che colpisce chiunque ascolti. Ash non ha paura di mettere a nudo le sue emozioni, e uno dei temi ricorrenti nelle sue canzoni sono le lacrime di sua madre. Ricorda con intensità le notti in cui l’ha vista preoccupata, le sue ansie e le sue paure. “Volevo che lei fosse fiera di me,” dice, con la voce che si fa tremante. “La musica è il modo in cui posso dirle quanto la amo e quanto voglio farcela.”

La vita di Ash non è stata facile. Cresciuto in un contesto fragile, ha affrontato le sfide dell’integrazione culturale e le pressioni sociali. Tuttavia, la sua umiltà è ciò che lo distingue. Non si considera un artista di successo, ma piuttosto un ragazzo che sta cercando di trovare la sua strada. “La musica è la mia vita,” afferma con determinazione. “Ogni canzone è un pezzo di me, un passo verso il futuro che sogno.”

Nella comunità di recupero, Ash ha trovato un ambiente che gli permette di esprimersi senza pregiudizi e senza sentirsi giudicato. Qui, la musica diventa un modo per connettersi con gli altri, per costruire relazioni e per guarire. Le sue performance non sono solo esibizioni, ma veri e propri momenti di condivisione, dove le emozioni si intrecciano e le storie di vita si fondono.

Vorrei che le persone capissero che non sono solo parole, ma quello che sento davvero” dice Ash “Canto per chi ha sofferto, per chi ha lottato e per chi sta cercando una via d’uscita. La musica ha il potere di unire e di ispirare.”

Il futuro di Ash è ancora incerto, ma una cosa è certa: la sua passione per la musica non svanirà. Con il supporto della comunità e la determinazione di chi sa cosa significa combattere, Ash sta tracciando il suo percorso verso il successo. Sogna di pubblicare un album e di portare la sua musica oltre le mura della comunità, per raggiungere un pubblico più ampio.

In un mondo che spesso sembra buio, Ash è una luce di speranza. La sua storia è un promemoria potente di come la musica possa essere una forma di salvezza e di come, anche nei momenti più difficili, ci sia sempre spazio per sognare e per rialzarsi. Con il suo microfono in mano e il cuore pieno di speranza, Ash continua a cantare, trasformando le sue lacrime in note e i suoi sogni in realtà.