Mostra Fotografica: Cambi di Prospettiva

Introduzione

L’arte è l’espressione più pura di una persona.
Espressione che lo identifica. La mia è un espressione diversa, per il messaggio che vuole trasmettere chi si sofferma a vedere le mie foto o a leggere il mio libro Che uscirà prossimamente

L’idea della mostra è il prosieguo del filo conduttore del libro che ho scritto di recente
La connessione e la condivisione mettendosi a nudo mostrando le proprie debolezze, i propri sentimenti e la propria forza interiore.

Ritengo che in un mondo dove tutti ci mostriamo super eroi mostrare noi stessi è il modo più opportuno per contribuire ad un mondo migliore

NON VOGLIO INSEGNARE NIENTE A NESSUNO
LA VITA È MAESTRA DI OGNUNO.
MA SE LA MIA STORIA PUO’ ESSERE DI AIUTO.
ALLORA VUOL DIRE CHE HO AVUTO RAGIONE

Ivan Loriso

 

La mia forza e la mia debolezza

Anche se difficile cammina nella direzione dei tuoi sogni

(E’ un inno alla vita.. si, proprio quella vita che troppo spesso consideriamo scontata, che sottovalutiamo, sbeffeggiamo e che troppo spesso affrontiamo con arroganza e presunzione.)
“La presunzione degli Immortali”

Io non voglio cancellare il mio passato e il mio presente, ma raccontare alcuni aspetti della mia storia, non voglio nascondere solitudine, la debolezza, lo sconforto affrontati, ma raccontare anche la costanza la forza e la fiducia in se stessi, il voler raccontare la propria presenza in questa terribile vicenda, di un filo rosso di positività, perla e linfa per tutte le persone che ne hanno bisogno.

La disabilità non deve essere vista come un punto nero che macchia un muro bianco, ma come un ostacolo da superare per diventare più forti e più amanti delle cose belle buone che sono le più semplici e alla portata di tutti. Non mi ero mai reso conto che oltre al fardello di una inaspettata e non voluta malattia, il malato lotta anche contro una delle più brutte parole del vocabolario italiano. L’INDIFFERENZA

Da quando mi sono ammalato ho un’altra visione e prospettiva del mondo, di colpo ho capito che i miei occhi e i miei occhiali non bastavano per guardare il mondo. Dietro a ogni storia di disabilità c’è un passato brutalmente cancellato.