Carola Semperboni: un sorriso che corre verso i sogni
C’è una luce speciale negli occhi di chi vive la vita con passione, e Carola Semperboni ne è la prova vivente. Il suo sorriso contagioso è la prima cosa che noti, ma dietro quella gioia c’è un mondo fatto di forza, determinazione e sogni grandi. Carola ama lo sport, lo vive come una filosofia di vita, una strada che unisce le persone, le storie e le emozioni.
Il suo sogno più grande? Diventare istruttrice di dressage, perché il cavallo, per lei, non è solo un compagno di allenamento: è un amico vero, un alleato fedele con cui ha costruito un legame profondo, fatto di fiducia, rispetto e libertà ma sopratutto per avvicinare le persone disabili allo sport. In sella, Carola si sente completa, parte di un’unica armonia tra essere umano e natura.
Ma il suo sogno va ben oltre l’arena. Carola immagina un mondo dove l’inclusione non sia un’eccezione ma la regola, dove la disabilità non definisca la persona, e dove ognuno venga visto per ciò che è, non per ciò che manca. “Vorrei che la gente ci vedesse semplicemente come persone,” racconta, “persone che amano, che lottano, che inseguono sogni, proprio come tutti gli altri.”
La sua visione di sport è rivoluzionaria nella sua semplicità: niente più Olimpiadi e Paralimpiadi separate, ma un’unica grande Olimpiade, dove atleti con e senza disabilità possano condividere lo stesso palcoscenico, competendo in categorie diverse, ma con lo stesso spirito, lo stesso rispetto e la stessa passione. Perché lo sport, per Carola, è davvero la lingua universale dell’inclusione.
Quando parla delle Olimpiadi, i suoi occhi si illuminano. “È stata l’emozione più bella,” racconta, “vedere così tante persone diverse, così tante storie uniche. Lì ho capito che ogni atleta è un mondo da scoprire.” Tra quegli incontri, tra quegli sguardi pieni di energia e determinazione, Carola ha trovato una conferma: la diversità non divide, arricchisce.
Carola Semperboni è così: una ragazza che non smette mai di sognare, che affronta la vita con il sorriso e che crede in un futuro dove le barriere non sono muri, ma ponti da attraversare insieme.
“Ringrazio Carola Semperboni per la disponibilità e per aver condiviso con i lettori di Abileconte.it un prezioso frammento del suo mondo.”