RomaAltruista

RomAltruista

L’altruismo prende forma nella città eterna

Nel cuore pulsante di Roma, c’è uno spazio che si illumina di generosità: RomAltruista, il portale del volontariato flessibile. Non è un’associazione qualunque. È una piattaforma che sa cogliere la voglia di fare del bene, la voglia di “esserci”, anche solo per poche ore. Qui si incontrano vite e speranze. Sul sito si leggono messaggi semplici ma forti: “Vuoi fare volontariato a Roma?” Non serve essere super-eroi. Basta la voglia di esserci. E la bellezza è che tutto è organizzato in modo dinamico: basta una ricerca di eventi, una prenotazione e qualche ora libera. Gli appuntamenti sono palpitanti e reali: dalla preparazione dei pasti per chi vive in difficoltà, agli interventi per i minori, alla cura degli animali, alla tutela dell’ambiente. Ogni iniziativa è un invito esplicito a partecipare, donare un po’ del proprio tempo. Associazione RomAltruista è innovativa per il suo modello di flessibilità, si può trovare un’occasione adatta al proprio tempo, alle proprie possibilità. Inclusione: non serve un curriculum di competenze specialistiche; l’importante è esserci, umanamente. Impatto Reale: non si tratta di astrazioni, ma di “fare” accanto a chi ha bisogno. Infine si crea una Comunità, si entra a far parte di una rete fatta di altri volontari, di associazioni beneficiarie e di cittadini che rispondono.

In un mondo in cui l’indifferenza spaventa, RomAltruista  offre l’opportunità di rispondere con un “sì” concreto, e di cambiare in meglio anche solo un momento la giornata di qualcuno. Ritengo che fare il volontariato non è solo donare; è ricevere, imparare e condividere.

Parent Project aps

Parent Project aps: quando l’unione delle famiglie diventa forza e speranza

 

Nel mondo delle malattie rare, dove spesso le famiglie si sentono sole e smarrite, Parent Project aps rappresenta un punto di riferimento. L’associazione è nata nel 1996, grazie a un gruppo di genitori che hanno deciso di non arrendersi davanti alla diagnosi di Distrofia muscolare di Duchenne e di Becker, due malattie genetiche che colpiscono soprattutto i bambini e i ragazzi. Da allora, Parent Project è cresciuta, diventando una grande comunità fatta di famiglie, medici, ricercatori e volontari che ogni giorno lavorano insieme per migliorare la vita delle persone con queste patologie. Parent Project non è solo un’associazione: è una famiglia nella famiglia. Aiuta i genitori e i ragazzi a non sentirsi soli, offrendo informazioni, supporto psicologico e orientamento. Grazie ai Centri di ascolto, le famiglie possono confrontarsi con professionisti e altre persone che vivono la stessa esperienza, trovando risposte, conforto e nuove energie. L’obiettivo è chiaro: affrontare la malattia insieme, passo dopo passo. Negli anni, Parent Project ha dato vita a tanti progetti concreti e utili. Eccone alcuni tra i più significativi: Registro pazienti Duchenne e Becker. Una banca dati che raccoglie informazioni mediche, cliniche e di contatto delle persone con queste distrofie. Serve per aiutare la ricerca scientifica e per far sì che i pazienti possano partecipare più facilmente a studi clinici e nuove terapie. Questo progetto è realizzato in collaborazione con BlueCompanion, un’azienda che ha migliorato la piattaforma rendendola più facile da usare. Progetto “On the Road” Iniziativa pensata per portare la diagnosi e il controllo medico direttamente a casa dei ragazzi, riducendo spostamenti e difficoltà. Grazie a un piccolo dispositivo portatile, è possibile monitorare la respirazione durante la notte. Il progetto è stato realizzato insieme alla Fondazione Consulcesi e al Policlinico Universitario G. Martino di Messina. Progetto europeo PaLaDIn Parent Project partecipa anche a programmi internazionali, come PaLaDIn, che coinvolge diversi Paesi europei. Lo scopo è creare strumenti digitali per raccogliere le esperienze dirette dei pazienti e migliorare i servizi sanitari. Qui, i ragazzi e le famiglie non sono solo “pazienti”, ma protagonisti della ricerca.

Collaborazioni e alleanze

Una delle grandi forze di Parent Project è la capacità di fare rete. Collabora con: Ospedali e centri clinici italiani ed europei, le università, Fondazioni e aziende che credono nella ricerca, e con associazioni di pazienti. Parent Project fa anche parte della rete europea ERN EURO-NMD, che riunisce esperti e associazioni impegnati sulle malattie neuromuscolari. Insieme, condividono esperienze, ricerche e buone pratiche per offrire cure sempre più efficaci. Oltre ai progetti scientifici, l’associazione realizza anche campagne di sensibilizzazione e eventi solidali, come: “Con tutta la forza che ho”, per raccontare la determinazione dei ragazzi con Duchenne e Becker “Dystrophy Tour”, un viaggio che unisce sport e solidarietà. Collaborazioni con eventi sportivi come il Gran Simbruini Charity Program, dove chi partecipa può sostenere Parent Project con una donazione.

Ciò che rende speciale Parent Project è la sua umanità. Ogni progetto nasce dall’ascolto delle famiglie e dai bisogni reali dei ragazzi: la scuola, l’autonomia, il lavoro, i sogni. L’associazione crede che la malattia non debba definire una persona, ma che ognuno abbia diritto a costruire la propria vita, con dignità e possibilità.“La ricerca va avanti, ma anche la vita lo fa. E noi siamo qui per viverla, insieme.” Le sfide restano tante: servono terapie più efficaci, più risorse e più consapevolezza. Ma Parent Project continua a camminare, ogni giorno, accanto alle famiglie, con lo stesso spirito di quando è nata: unire le forze, condividere le esperienze e non perdere mai la speranza.

https://www.parentproject.it

https://www.parentproject.it/sostieni/

Volontariato e Felicità: I Sorprendenti Benefici per la Tua Vita

La Vera Felicità si trova nel Dare

Il Volontariato è un atto di generosità che va oltre il semplice dare; è un’esperienza che arricchisce, trasforma e connette. In un mondo che spesso sembra frenetico e distaccato, dedicare tempo ad aiutare gli altri può portare a una profonda soddisfazione personale e a una felicità duratura. Quando ci impegniamo nel volontariato, non solo offriamo il nostro aiuto, ma ci connettiamo anche con persone che condividono la nostra stessa visione e passione. Che si tratti di lavorare in un rifugio per animali, assistere in una mensa per i bisognosi o partecipare a progetti ecologici, queste esperienze ci permettono di costruire relazioni significative. La connessione umana è una delle chiavi per il benessere emotivo; sentirsi parte di una comunità rafforza il nostro senso di appartenenza e ci fa sentire meno soli. La vita può essere stressante e travolgente, ma dedicare del tempo al volontariato può agire come un potente antidoto. Quando ci concentriamo sugli altri, le nostre preoccupazioni personali tendono a svanire. L’atto di aiutare gli altri ci distrae dalle nostre difficoltà e ci offre una nuova prospettiva. Inoltre, il volontariato è spesso associato a una diminuzione dei livelli di stress e ansia, contribuendo a migliorare la nostra salute mentale. Il volontariato non è solo un modo per aiutare gli altri, ma è anche un’opportunità per crescere e sviluppare nuove competenze. Che si tratti di imparare a lavorare in gruppo, migliorare le proprie capacità comunicative o acquisire competenze specifiche nel settore in cui si opera, ogni esperienza di volontariato offre insegnamenti preziosi. Queste competenze possono rivelarsi utili non solo nella vita personale, ma anche in quella professionale, rendendoci più versatili e preparati. Diversi studi hanno dimostrato che il volontariato può avere effetti positivi sulla salute fisica. Coloro che si dedicano ad attività di volontariato tendono a mantenere uno stile di vita attivo e, di conseguenza, a migliorare la propria salute generale. Inoltre, il senso di soddisfazione e realizzazione che deriva dall’aiutare gli altri può contribuire a abbassare la pressione sanguigna e a migliorare il sistema immunitario. Infine, uno dei benefici più sorprendenti del volontariato è la felicità che ne deriva. Aiutare gli altri genera una reazione chimica nel nostro cervello, rilasciando endorfine e dopamina, che sono spesso chiamate “ormoni della felicità”. Questo non solo ci fa sentire meglio nel momento, ma crea anche un ciclo virtuoso: più aiutiamo, più ci sentiamo felici, e più felicità sperimentiamo, più siamo propensi ad aiutare di nuovo. Il volontariato è molto più di un semplice atto di gentilezza; è un potente strumento per il cambiamento personale e sociale. I benefici che ne derivano si estendono ben oltre il momento in cui si offre il proprio aiuto. Dalla costruzione di legami significativi alla crescita personale, dal miglioramento della salute mentale e fisica alla pura gioia di fare la differenza, il volontariato ha il potere di trasformare le nostre vite in modi sorprendenti. La vera felicità si trova nel dare.