3 Dicembre: Giornata Mondiale della Disabilità

Giornata Mondiale della Disabilità: un invito a guardarci negli occhi

Il 3 dicembre il mondo si ferma un momento, giusto il tempo necessario per ricordare qualcosa che spesso dimentichiamo: la disabilità non è una condizione distante, né un limite da compatire. È parte della nostra umanità, un’espressione della straordinaria diversità con cui ogni persona abita il mondo.

Questa giornata non parla solo di barriere architettoniche, ma anche e soprattutto  di quelle invisibili: lo sguardo che esclude, la parola che ferisce, il silenzio che ignora. Parla della fatica di chi lotta per essere visto, ascoltato, rispettato. Ma parla anche della forza immensa di chi ogni giorno trasforma difficoltà in possibilità, fragilità in coraggio.

Celebrare la Giornata Mondiale della Disabilità significa riconoscere che l’inclusione non è un favore: è un diritto. E che una società più accessibile non migliora la vita solo di chi ha una disabilità, ma di tutti.

Perché la vera disabilità è non riuscire a vedere l’altro per ciò che è: una persona, intera e piena di valore.

 

Ruotiamo insieme per la libertà: quando lo sport supera le barriere

RUOTIAMO INSIEME PER LA LIBERTÀ 

Sabato 22 novembre 2025, presso il Centro Sportivo A. Montagna de La Spezia, si è vissuta una mattinata di luce, unione e speranza grazie all’evento Ruotiamo insieme per la libertà, organizzato dal Panathlon Distretto Italia in collaborazione con MaratonAbili e numerose associazioni del territorio. Dieci giri di pista, percorsi con cuore e determinazione, che hanno sancito non una gara… ma un abbraccio collettivo tra abilità diverse.

In un gesto semplice ma potentissimo, Adele D’Ippolito, spinta da Giulio Civitella (vicepresidente dei MaratonAbili), ha attraversato la pista su una carrozzina speciale: una scena simbolica che racconta quanto lo sport possa diventare strumento autentico di libertà, partecipazione e dignità.

L’iniziativa ha visto unire tanti volti e tante realtà: associazioni sportive, istituzioni locali, fondazioni, enti come il Comitato Italiano Paralimpico, il CAI Club Alpino Italiano, la Fondazione Telethon, club storici come la Canottieri Velocior 1883, progetti culturali e tanti volontari che hanno deciso di correre letteralmente insieme.

Per molti, “Ruotiamo insieme per la libertà” non è stata solo una mattinata di sport: è stata la dimostrazione concreta che quando c’è cuore, altruismo e comunità le differenze non dividono: uniscono. Un impegno vero, all’insegna dell’uguaglianza e dell’inclusione! Con questo articolo spero di portare su Abileconte.it lo spirito coraggioso e contagioso di “Ruotiamo insieme per la libertà”  perché storie come questa meritano di essere raccontate: sono fari che mostrano come lo sport possa liberare, unire, dare voce a chi spesso viene dimenticato.

 

Il Simbolo delle Paraolipiadi Invernali Cortina 2026

Il cuore che si muove: il significato profondo del simbolo paralimpico.

Tre curve. Tre colori. Un abbraccio in movimento.
Il simbolo delle Paralimpiadi non è soltanto un marchio: è un battito. Un battito che appartiene a chi non si arrende, a chi trasforma gli ostacoli in possibilità, a chi ogni giorno riscrive la propria idea di limite. I tre segni arcuati  chiamati Agitos, dal latino agito, “mi muovo” danzano nello spazio come scie di energia. Il rosso, il blu e il verde non sono scelti a caso: sono i colori più diffusi nelle bandiere del mondo, perché il messaggio della Paralimpiade non conosce confini. Sono tre slanci che sembrano rincorrersi, avvicinarsi, sostener­si, proprio come fanno gli atleti paralimpici nelle loro storie di coraggio.

Gli Agitos formano un cerchio incompleto, simbolo perfetto dell’essere umano: mai davvero finito, mai davvero definito. Sempre in movimento, sempre in evoluzione. È un invito a guardare oltre ciò che appare, a riconoscere la forza interiore che muove ogni gesto, ogni scelta, ogni conquista. Il simbolo delle Paralimpiadi racconta che il valore più grande non è arrivare primi, ma andare avanti.
Andare avanti quando sembra impossibile. Andare avanti quando il mondo ti guarda con stupore, con ammirazione, con quel silenzioso rispetto che nasce solo davanti all’autentica grandezza.

In quel segno che vibra sotto le parole Milano Cortina 2026 c’è tutto:
la determinazione, la creatività, la resilienza, l’orgoglio di chi affronta la vita come una pista da percorrere, non da temere. Le Paralimpiadi non celebrano solo lo sport.
Celebrano l’essere umano nella sua forma più luminosa:
quella che brilla quando supera se stesso.

Golf per Tutti: oltre le Barriere

Golf All Inclusive: ad Albisola lo sport che unisce, oltre ogni barriera

Ad Albisola, il suono leggero di una pallina che rotola sul green racconta qualcosa di più grande di una semplice gara. Racconta di incontri, di emozioni condivise, di un sogno che prende forma: uno sport davvero per tutti.

Il 24 e 25 ottobre, il Golf Club Albisola ospita “Golf All Inclusive”, la terza tappa del progetto “Golf Oltre Ogni Barriera” promosso dalla Federazione Italiana Golf, dal Comitato Italiano Paralimpico Regione Liguria e dalla Regione Liguria. Due giornate in cui il golf diventa linguaggio universale di inclusione, abbattendo muri e costruendo ponti tra persone, storie e abilità diverse.

Sul campo, non contano le distanze o i punteggi, ma la voglia di esserci. Venerdì 24 ottobre, i ragazzi delle associazioni del territorio verranno accolti per scoprire la bellezza di un gioco che insegna concentrazione, equilibrio, rispetto. La tavola rotonda “Insieme per abbattere le barriere” darà voce a chi ogni giorno costruisce una cultura dell’inclusione: atleti paralimpici, tecnici, volontari e famiglie unite da una visione comune.

Sabato 25 ottobre, la gara paralimpica a 18 buche metterà in scena il valore più puro dello sport: competere insieme, non uno contro l’altro. Sullo stesso fairway, golfisti normodotati e atleti paralimpici si misureranno con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di superarsi.

 Francesco Serra, Presidente del Golf Club Albisola è lieto di ospitare Golf all Inclusive perché crede in uno sport capace di unire. La diversità diventa valore e la partecipazione esperienza condivisa.”
Sostegno a questa bellissima iniziativa anche da parte di Roberto Damonte, Presidente della Delegazione Regionale Liguria della FIG e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Ligure Dario Della Gatta.  

Le voci di chi vive ogni giorno l’inclusione – educatori, volontari, atleti raccontano una Liguria che crede nello sport come veicolo di libertà. La cooperativa Il Faggio, Bandiera Lilla, Eunike e atleti come Michele Briano testimoniano come il golf possa diventare occasione di autonomia, socializzazione e crescita.

“Golf Oltre Ogni Barriera” non è solo un progetto sportivo: è una visione. È la prova che quando le persone si uniscono per uno scopo comune, ogni limite diventa superabile. Ad Albisola, il campo da golf diventa così il simbolo di un’Italia che sceglie di includere, di guardare oltre, di credere che lo sport possa davvero cambiare le vite.